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Videogiochi in Famiglia

Le recensioni di Federico Cella

Quando si compra un videogioco per i propri figli è bene tenere conto della classificazione PEGI, capire come il titolo si sviluppa e, possibilmente, giocarlo insieme. Quando non è possibile applicare queste raccomandazioni diventano importanti le fonti dalle quali si attingono le informazioni. Per questo abbiamo deciso di chiedere al giornalista del Corriere della Sera Federico Cella, esperto di videogiochi ma soprattutto papà, di raccontarci insieme a un team di esperti alcuni dei giochi più popolari tra i nostri figli

All’atto di comprare un videogioco per i propri figli è bene osservare tre precauzioni. La prima è quella di controllare il Pegi: il sistema di classificazione europea indica chiaramente l’età minima di destinazione del contenuto in base a determinati parametri (violenza, linguaggio, contenuti). E’ una buona base di partenza, anzi: è la base di partenza.

Non si tratta però di un’indicazione legata al livello di difficoltà o alle dinamiche del gioco, serve quindi capire come il titolo si sviluppa in concreto. Se disponibile, il consiglio è quello di provare una demo gratuita, altrimenti dovremo accontentarci dei trailer, cercando di analizzarli con spirito critico. In ogni caso è buona pratica guardarli insieme ai propri figli e cercare con loro di sviscerare l’anima del gioco che si vuole acquistare. Una volta fatto, ecco la prova definitiva e assolutamente da consigliare: giocare assieme.

Più che una precauzione, questa è una buona pratica che potrà come genitori non solo farvi entrare in un mondo che magari vi è nuovo, quello della narrazione interattiva, ma è in grado di farvi scoprire nuovi momenti e modi di relazione con i vostri figli. E se ritenete per un qualche motivo di essere troppo adulti per poter giocare, questo è un errore di fondo: giocare è una pratica sociale che funziona a qualunque età, perché è appunto un modo di relazionarsi che avviene in un contesto di regole e scopi leggeri e condivisi. Spesso il contrario di quanto avviene nella vita quotidiana, e quindi fonte di relax e divertimento salutare proprio perché condiviso.