I videogiochi sono una delle forme di intrattenimento più popolari in Italia sia tra gli adulti che tra i bambini. Per permettere ai genitori di conoscere i contenuti dei videogiochi per i loro figli, l’industria dei videogiochi ha introdotto già a partire dal 2003 un sistema di classificazione chiamato PEGI (Pan European Game Information). 

La classificazione viene utilizzata per garantire che per ogni videogioco rilasciato sul mercato europeo sia disponibile una raccomandazione relativa all'età minima a partire dalla quale è consigliabile utilizzare quel videogioco sulla base dei contenuti dello stesso. La classificazione in base all'età svolge un importante funzione di orientamento dei consumatori, in particolare dei genitori, nelle loro scelte di acquisto.

Seppur la maggior parte dei videogiochi sia appropriata per tutti i giocatori (PEGI 3 o 7), ci sono infatti alcuni giochi che sono adatti a partire dall’adolescenza (PEGI 12 o 16). Esiste, inoltre, una limitata percentuale di videogiochi, meno del 10%, destinata specificatamente a un pubblico adulto (PEGI 18).

La classificazione PEGI per età si fonda sull’analisi dei contenuti dei videogiochi e si basa su criteri sviluppati e costantemente aggiornati da esperti a livello europeo.

Il sistema PEGI è utilizzato in più di 38 paesi europei ed è riconosciuto e supportato dalla Commissione Europea, che lo considera un modello di armonizzazione europea nell’ambio della tutela dei minori. In Italia, il sistema di classificazione PEGI è riconosciuto dalla Legge 14 novembre 2016, n. 220, recante “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, e dal Regolamento AGCOM in materia di classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi, approvato con delibera 358/19/CONS del 18 luglio 2019.

Nell’ambito dello stesso Regolamento AGCOM, nel 2019 è stato inoltre istituito il sistema di classificazione AGCOM, obbligatorio per i videogiochi distribuiti in Italia che non siano già provvisti di classificazione PEGI. Anche il sistema AGCOM fornisce una classificazione dei contenuti dei videogiochi per fasce di età, avvalendosi di appositi bollini e di descrittori tematici che vengono mostrati nelle pagine prodotto dei portali di distribuzione digitale.