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Analizzando i diversi settori dell’intrattenimento, non è possibile non notare quanto il videogioco si sia affermato come industria di riferimento negli ultimi anni. Sebbene il medium videoludico, infatti, trovi le sue origini nel corso della metà del ventesimo secolo e sia perciò nato più recentemente rispetto agli altri media dell’intrattenimento, esso ha attualmente superato, dal punto di vista economico, tutti gli altri, compresi editoria e cinema.
Risulta quindi comprensibile che, in un contesto rivolto sempre più al digitale e all’’interattività, gli operatori del settore Cultural Heritage e della divulgazione in senso più ampio abbiano identificato il videogioco come un potente strumento per promuovere e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale. Da un lato quindi troviamo produzioni mainstream che raccontano, promuovono e divulgano storie e luoghi, dall’altro invece vi sono alcuni esempi di prodotti realizzati direttamente con l’intento di valorizzare il patrimonio culturale.
Rispetto alla prima categoria, sono diverse le produzioni che ne fanno parte. Nel videogioco Assassin’s Creed II prodotto da Ubisoft in cui si impersona un assassino in lotta con i templari, ad esempio, è stata inserita la storia del Rinascimento italiano e dei suoi protagonisti, come le famiglie Medici e Borgia e la figura di Leonardo Da Vinci con le sue invenzioni, immergendo il videogiocatore in una ricostruzione rinascimentale fedele di città come Firenze, Venezia o Roma, nel capitolo successivo della saga, contornate non solo di elementi urbanistici dettagliati ma anche di numerose informazioni storiche o schede di approfondimento consultabili dal giocatore. La storia di Leonardo Da Vinci, inoltre, è stata oggetto di altri titoli quali i puzzle game The House of Da Vinci e The House of Da Vinci II realizzati da Blue Brain Games, nei quali, tra enigmi da risolvere e invenzioni da manipolare, vengono fornite al giocatore diverse nozioni storiche sulla vita del personaggio e sul suo lavoro, oltre che ricostruzioni 3D interattive di alcune delle invenzioni del Maestro ed ulteriori approfondimenti storici sulla sua vita. Esistono poi altri titoli ispirati a personaggi realmente esistiti come Mata Hari, avventura grafica sviluppata da 4Head Studio che racconta la storia della ballerina olandese Margaretha Geertruida Zelle, o come gli italiani Freud’s Bones, gioco realizzato da Fortuna Imperatore, alias Axel Fox, che mette il giocatore nei panni di Sigmund Freud alle prese con la sua vita e con la cura di diversi pazienti, o The Town of Light, avventura thriller/psicologica realizzata dall’azienda fiorentina LKT ed ambientata nell’ex manicomio di Volterra, che racconta la personale esperienza di Renée, un’ex paziente, di cui è possibile visionare anche il diario originale per scoprire dettagli della storia a cui il gioco è ispirato. Oltre a quei titoli legati alla storia di singoli personaggi, esistono poi altri esempi di videogiochi che hanno voluto porre la loro attenzione alle location, come i già citati capitoli della saga di Assassin’s Creed. Volendoci soffermare sulla produzione made in Italy si possono segnalare esempi come l’avventura grafica The Hand of Glory, sviluppata da Madit Entertainment e Daring Touch, che in un giallo americano trova il modo di innestare in modo coerente il comune emiliano di San Leo, oppure il recente A Painter’s Tale: Curon, 1950, realizzato da Monkeys Tales Studio, che racconta la storia del borgo altoatesino sommerso di Curon. Vi sono poi altri prodotti che non si sono soffermati su singole location ma hanno posto l’attenzione su intere culture e tradizioni, come Red Dead Redemption di Rockstar Games in cui a una narrazione eccellente si affianca una perfetta e dettagliata ricostruzione di usi e costumi in voga nel selvaggio West, sulla frontiera tra Messico e Stati Uniti, nel ventesimo secolo, oppure Project Galileo, videogame ancora in produzione, che punta a raccontare la storia e la cultura italiana attraverso avventure ambientate in un mondo fantasy.
Rispetto invece ai titoli prodotti con la finalità di promuovere e valorizzare storie e luoghi del patrimonio culturale ne esistono molte produzioni gratuite a dimostrazione della loro natura divulgativa/promozionale e non economica. Tra queste possiamo citare i videogiochi mobile pubblicati da TuoMuseo, come Father and Son o Past For Future, opere prodotte direttamente dai musei in cui sono ambientati, o altri prodotti come le visual novel Incontrarti e Frammenti di Identità. La Ricerca di una Memoria Perduta, che raccontano rispettivamente alcuni luoghi della regione Campania ed i comuni dell’opitergino veneto, WunderBO, che conduce il giocatore alla scoperta della città di Bologna e delle meravigliose opere raccolte nei suoi musei, il videogioco Sulle tracce di Carlo Levi. Il sogno di una memoria dipinta che racconta la storia di Carlo Levi pittore, NonnAvventura: alla scoperta delle nuove tecnologie, videogioco educational incentrato sulla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale di alcuni luoghi del Sud Italia attraverso sperimentazioni tecnologiche o Game Over Carrara avventura punta e clicca ambientata in una Carrara rivisitata in chiave horror e apocalittica.
Questi esempi dimostrano come qualsiasi prodotto videoludico, che abbia componenti divulgative esplicite o collaterali, possa rappresentare uno strumento innovativo per coinvolgere il giocatore e creare un legame profondo con l’opera, raccontando e promuovendo il patrimonio artistico e culturale.